Facebook, nuovo logo di gruppo. A colori (per far vincere la chiarezza)

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Menlo park comunica il restyling del brand. Solo il nome, scritto tutto alto, con font che starebbe bene su una carta di credito. È il principio di «pulizia» che Sean Parker consigliò a Zuckerberg

Ricordate il film The Social Network? A un certo punto Sean Parker, già fondatore di Napster, dà un consiglio a Mark Zuckerberg a proposito del nome della sua creatura, precedentemente denominata The Facebook: «Togli l’articolo. Solo Facebook. Più pulito». Il nuovo logo di Facebook, rivelato lunedì sul blog di Menlo Park, è come se si ispirasse a questa stessa filosofia: solo il nome, scritto tutto alto, con font che starebbe bene su una carta di credito. È un logo di gruppo, tanto per cominciare.

Un brand per tutto il gruppo 
Il marchio, un passo per volta, dovrà fare da cappello a tutte le attività del gruppo. «I nostri servizi principali – precisa la nota del social network per eccellenza – includono l’app di Facebook, Instagram, WhatsApp, Messenger, Portal, Oculus, Workplace e Calibra. Oggi stiamo aggiornando il brand della nostra compagnia per rendere più chiaro il fatto che tutti questi prodotti siano di Facebook». Questo il motivo per cui il logo, presentato a forma di Gif, cambia colore passando dalle sfumature di arancio e viola di Instagram, al verde di WhatsApp, fino al blu di Facebook. «Nelle prossime settimane – continua la società che ha da poco illustrato la trimestrale – cominceremo a utilizzare il nuovo brand all’interno di tutti i nostri prodotti e materiali di marketing che comprendono anche un nuovo sito della compagnia».

Il principio di chiarezza
Già da giugno le attività del gruppo erano etichettate «from Facebook», a dare l’idea di parti dello stesso insieme. Stavolta sembra che a prevalere sia l’idea di chiarezza. Chiarezza nel senso di netta distinzione tra il ruolo del gruppo e quello della sua azienda principale. Chiarezza intesa come principio imprescindibile per il colosso del web che, sopravvissuto allo scandalo di Cambridge Analytica, si lancia adesso nell’avventura della criptovaluta Libra, nonostante gli sguardi perplessi di molti. Continuando a marciare sullo scivolosissimo terreno della privacy. Con la foresta delle fake news che si sfronda a fatica. Ma è un prezzo che non puoi non pagare, se vuoi Facebook «più pulito». Proprio come Sean Parker disse a «Zuck».

(Fonte Il Sole 24 Ore)

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